Lunedì 12 dicembre, presso la sede del Comune di Napoli, si terrà il secondo incontro del Tavolo sul Patto Educativo in presenza dell’Assessore Comunale all’Istruzione Maura Striano, dell’USR Regione Campania e dei firmatari del Patto, tra cui l’impresa sociale “Con i Bambini” e il Forum del Terzo Settore. 

Un appuntamento fortemente voluto dal Sindaco Gaetano Manfredi, e che aprirà le Reti Territoriali e i Patti Educativi di Comunità, due strumenti indispensabili per individuare i bacini territoriali in cui si manifestano i fenomeni sempre più frequenti di minori che abbandonano la scuola.

I Patti Educativi di Comunità vedranno impegnate le istituzioni scolastiche, gli enti del terzo settore dei vari territori di riferimento e le famiglie. 

E’ necessario fare il punto, elaborare le strategie giuste, dialogare con gli Uffici centrali del Ministero dell’Istruzione, che ancora non ha ancora fornito i fondi alle scuole e tanto meno definito i criteri relativi alla spesa delle risorse. 

Un impegno, questo, siglato mesi fa: “Generazione Futura. Patto educativo per la città metropolitana di Napoli” vede come firmatari anche il Ministero della Giustizia, il il Dipartimento giustizia minorile e di comunità, Regione Campania, Prefettura di Napoli e Ministero dell’Istruzione, nonché la Diocesi di Napoli. 

Peccato però che, a distanza di sette mesi (intesa siglata in data 13 maggio scorso) da questo accordo, i 79 milioni di euro erogati dal PNRR per gli istituti scolastici della Campania promessi dall’ex Ministro Patrizio Bianchi non siano mai arrivati, tanto che l’arcivescovo Mimmo Battaglia – promotore dell’iniziativa – ha lanciato un accorato appello alle istituzioni per far sì che la burocrazia non blocchi i preziosi fondi. 

A Napoli sarebbero spettati ben 41 milioni di euro per 217 scuole dell’area metropolitana di Napoli, assegnati e non liquidati. Una cifra farebbe la differenza, inutile dirlo.

Ennesima occasione persa? Ci auguriamo di no. 

Intanto le attività per i ragazzi del territori proseguono, grazie ad organizzazioni come “Con i Bambini”, il sostegno della Curia e il Comune di Napoli.

Progetti senza dubbio più piccoli rispetto allo stanziamento citato pocanzi, ma che permettono a fondazioni come “IF- ImparareFare” di non abbandonare i bambini di nessun territorio e proseguire le nostre attività di inclusione ed accoglienza.